Litigare è fisiologico.
Marito e moglie, condomini o dirimpettai, professionisti, dipendenti e collaboratori: tutti finiscono prima o poi per trovarsi in un uno o più conflitti, ma non tutti reagiscono alla stessa maniera. C’è chi li vive come un momento di confronto, che fa emergere idee ed opinioni diverse, chi li teme o li vive con disagio.
C’è anche chi li ama.
“Più che un’incarnazione del Male, la guerra è in ogni epoca – lo dimostra la contiguità tra le descrizioni omeriche e i reportage dal Vietnam – una costante della dimensione umana. O meglio, troppo umana.” – James Hillman.
Dunque lo scontro è inevitabile?
Se le persone pensassero che fraintendersi è più facile che intendersi, non si meraviglierebbero dei continui conflitti piccoli e grandi: la comunicazione non è solo questione di grammatica e sintassi e l’incompresione è normale se non ci preoccupiamo adeguatamente di tutti i possibili messaggi anche involontari che si possono trasmettere
Per litigare bisogna essere almeno in due.
Perché allora spesso la colpa è sempre più degli altri che non la nostra? Chi risolve i conflitti? Se pensate che avvocati e magistrati armati di codice siano la risposta giusta e che una sentenza risolverà tutto, rischiate di rimanere delusi e forse anche un po’ più poveri.
Per provare a capire quali siano gli strumenti più efficaci per gestire un conflitto, abbiamo chiamato:
– Daniele Scaglione – Ha lavorato come impiegato in Fiat, come lavandaio, formatore e addetto stampa nella cooperazione (soprattutto in quella sociale), come direttore scientifico di un ex convento del ‘500, come capo della comunicazione e del campaigning in ActionAid. Dal 1997 al 2001 è stato presidente di Amnesty International, Sezione Italiana.
– Filippo La Mantia – Da buon siciliano, vive alla giornata. Gli piace cambiare. Nel 2006 accetta di trasferirsi in Indonesia, dove fa il consulente per il resort Losari Coffee Plantation, a Giava. Torna nella capitale e apre La Trattoria, a due passi dal Pantheon. Nel 2008 è al Safina, ristorante del Pevero Golf Club di Porto Cervo. Ma il legame con la città e i suoi abitanti lo riporta a Roma, dove cucina per capi di Stato e rock star. Oggi coordina il ristorante di Dolce & Gabbana.
– Andrea Buti – Avvocato di professione, mediatore e docente presso l’Ente di formazione per mediatori dell’Università di Camerino per passione. Studiando comunicazione e negoziazione, ha imparato che il diritto non è l’unico – né il migliore – sistema per risolvere i conflitti interpersonali. Da circa 15 anni collabora con ADR Center, come formatore e divulgatore nell’ambito del conflict management in favore di aziende private, ordini professionali e CCIAA.