“Siamo un’azienda b2b. Apriamo alle 8.30 e chiudiamo alle 18. Non produciamo epinefrina. Non abbiamo interfacce al pubblico. Non forniamo servizi salvavita.
Molti di noi vivono lontano, hanno figli e si interfacciano con le difficoltà odierne delle corse in macchina per arrivare in tempo. Allora abbiamo fatto la proposta di poter avere mezz’ora di orario flessibile sulle entrate e sulle uscite. Insieme a questa richiesta c’era anche quella di avere un badge che apra la porta e stacchi l’allarme. Nel 2020.
Ne è nata una querelle aziendale, dove l’amministratore in una assemblea ai limiti dell’assurdo ha ribadito che la richiesta porterebbe l’azienda all’anarchia e che i lavori di ristrutturazione (?) per installare il lettore di badge sarebbero troppo onerosi.
In quella occasione ho imparato una delle più importanti lezioni sulla leadership: divide et impera. Falli combattere l’uno contro l’altro come le galline e il problema non sarà più tuo. Sarà loro.”
Sembra un racconto, invece è l’esperienza che spesso vive chi lavora in PMI, in aziende nate “in garage” e cresciute molto velocemente o nelle classiche aziende di famiglia.
E allora, come si fa a cambiare visione e a provare a creare un ambiente di lavoro diverso?
Ne parliamo con Luca Marcolin, esperto di gestione d’impresa e family business, in compagnia di alcuni imprenditori del territorio.