C’è chi delocalizza e chi rilocalizza: in ogni caso il canale con il mondo professionale fuori confine è l’occasione migliore per trovare la propria misura sul mercato, sia individualmente che come impresa.
Il lasciapassare è anche la padronanza della lingua: già, proprio quella lingua, l’inglese.
In una regione produttiva come le Marche, FiordiRisorse non poteva che dedicare un nuovo format a questo strumento di lavoro indispensabile.
Un progetto intensivo che traduce le esigenze di molti di noi, in bilico tra l’illusione di padroneggiare l’inglese e la dura realtà delle conversazioni reali.
Con la docenza di un’insegnante madrelingua, Pamela Sutherland (brillante e impeccabile), andremo alla scoperta delle espressioni idiomatiche e del linguaggio appropriato da utilizzare in contesti ben definiti.
Marche Speaks English si divide in tre tappe, toccando i temi più strategici e coinvolgenti: viaggiare, mangiare, lavorare. Con un metodo incentrato su apprendimento e memorizzazione contestualizzati, la didattica e il divertimento sono già al sicuro.
L’insegnante, però, è stata chiara: per permettere a tutti di tornare a casa coinvolti e soddisfatti, purtroppo i posti sono limitati: per partecipare non serve essere madrelingua ma è invece molto utile essere veloci nell’iscriversi.
Non c’è tempo da perdere e, come dice Pamela, “let’s break the ice”.